Alzi la mano chi non ha visto il film?
Con questo apparentemente superficiale film sulla bambola più famosa del pianeta, interpretata in modo teatrale e divertente dai bellissimi Margot Robbie e Ryan Gosling, possiamo VEDERE delle situazioni molto utili che ci possono fare da specchio per lavorare su noi stessi. Posso dire è un film consigliassimo da guardare per…VEDERE.
In un mondo idealmente perfetto vive Barbie, la famosa bambola perfetta, dove ogni giorno perfetto incontra amiche, si diverte alle feste, guida una macchina cabriolet, è ammirata (e desiderata) da tutti gli amici e ha un fidanzato: Ken.
Tutto è appunto perfetto nella sua vita, fino a quando, un bel giorno, iniziano le prime “crepe”: non cammina più sulle punte dei piedi e si presentano le smagliature!
E’ crisi totale.
Inoltre inizia a vedere la perfezione di prima come una grande falsità. Tuttavia è a disagio nel ruolo della “diversa”, nella novità, quindi è disposta a tutto pur di tornare come prima. Intraprende così un viaggio verso il mondo reale per farsi “aggiustare” dall’azienda che la produce.
Come ti trovi tu con la necessità della “perfezione” nella tua vita?
Come vivi le tue crepe? Cosa ti vogliono dire?
A tutto questo si aggiunge la crisi di Ken.
Ken si rende conto che senza Barbie non è nessuno e fa di tutto per crearsi un suo spazio, un suo personaggio di carattere. Parte una “battaglia” tra Barbie e Ken, tra donna e uomo, fondamentalmente tra le energie femminile e maschile.
Cosa ti fa vedere questo conflitto nella tua vita? Quali sono le tue difficoltà o tensioni con le persone dell’altro sesso?
Come convivono in te le parti maschile/femminile?
E inoltre, come ti senti di fronte alla possibilità di…non essere nessuno?
Quanto è importante per te essere qualcuno, essere importante, essere riconosciuta?
Cosa succede in te quando questo non viene soddisfatto?
Non voglio spoilerare che direzione prende il film, tantomeno il finale, quindi scrivo solo che sarà molto interessante VEDERE come se la caveranno i nostri eroi nella ricerca di se stessi attraverso le immancabili difficoltà e crisi, perché come disse Dante: “Il sentiero per il Paradiso inizia all’Inferno”.
Buon divertimento.
Ci VEDIAMO.
A braccia aperte.
Luigi